Fin dal 450 a.C. Policleto scolpì la figura del doriforo ed accompagnò il suo lavoro con un saggio teorico . Il doriforo incarna lidea stessa di classicità :la figura umana viene costruita armonizzando tutte le sue parti sulla base dellunità di misura : la testa che risulta 1/8 dellaltezza ; inoltre la distanza dellombelica da terra è la sezione aurea dellaltezza del doriforo.
In arte si ritrova la sezione aurea fin dallantichità , dalle dimensioni del Partenone (448-432 a.C)
a molti capolavori di Michelangelo , Leonardo,Brunelleschi,BramanteTiziano.
Un esempio illustre è il Palazzo Ducale di Venezia
Dal disegno emerge che ogni tratto intero è la sezione aurea della somma del tratto intero più il tratto consecutivo tratteggiato
Altro esempio è lApollo del Belvedere ,lombelico divide in parte aurea laltezza del corpo : in figura A e B indicano le due parti in cui la sezione aurea divide il segmento A+B
Anche nel cavallo si ritrova la sezione aurea nelle parti intere(AM) dello schizzo rispetto alla parte tratteggiata (IM)
Keplero considerava la sezione aurea uno dei due gioielli della geometria , laltro era il teorema di Pitagora.
Negli studi anatomici di Leonardo ( luomo Vitruviano )le proporzioni ubbidiscono a precisi rapporti infatti si ritrova la sezione aurea nel rapporto tra la distanza dallombelico ai piedi e laltezza dell uomo.Leonardo mette in atto le indicazioni di Vitruvio (I sec. a.C) architetto e scrittore latino , autore di un trattato "De Architectura" in 10 libri che unico nel suo genere costituisce una sintesi delle teorie dellarchitettura del mondo greco e latino.
Inoltre aggiunge che luomo a braccia aperte ha le misure di un quadrato ,perchè ,dice,
"se la natura ha composto in questo modo il corpo delluomo che le membra rispondano con proporzione alla perfetta loro figurazione , pare che gli antichi con causa abbiano costituito che in tutte le perfezioni delle opere vi sia diligente misura e proporzione di ciascuna parte a tutta la figura "
I canoni matematici della bellezza umana classica , riportati da Vitruvio ed espressi da coefficienti interi o frazionari ( 8/5 o 5/3 è il rapporto tra altezza totale delluomo e la distanza dellombelico dal suolo , 1/8 il rapporto della lunghezza della testa rispetto allaltezza totale ecc.) sono stati trasmessi fino ai nostri giorni da Luca Pacioli
Leonardo e i pittori del primo Rinascimento .
Leonardo attribuisce tale importanza alla matematica nella pittura da dire allinizio del suo "Trattato della pittura " : "Non mi legga chi non è matematico nelli mia principi"
Il rettangolo aureo è ricorrente nell'opera di Leonardo : eccolo in questo "San Girolamo " opera non finita dipinta intorno al 1483