Leonhard Euler

Meglio conosciuto come Eulero. Non vi è dubbio che sia stato uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, certamente il più grande del suo secolo, il Settecento, il "secolo dei lumi".  Il contributo di Eulero alla matematica è stato così importante ed esteso che espressioni come "la formula di Eulero", "il teorema di Eulero", "la congettura di Eulero" o " la costante di Eulero" possono avere significati diversi in diversi contesti. 
Nacque il 15 aprile 1707 a Basilea, dove la famiglia si era rifugiata per sfuggire alle guerre di religione, e dove studiò alla scuola del grande matematico Johann Bernoulli. Nel 1727 si trasferì a San Pietroburgo alla corte di Caterina I, grande imperatrice di tutte le Russie, al seguito del figlio di Johann, Daniel Bernoulli che era stato nominato professore di matematica presso l' Imperiale Accademia delle Scienze. Nel 1733 assunse la cattedra di Bernoulli e la tenne fino al 1741, quando fu nominato professore di Matematica e Fisica all' Accademia di Berlino. Qui rimase fino al 1766, anno in cui fece ritorno a San Pietroburgo dove rimase fino alla morte nel 1873. La sua "Introductio in Analisyn Infinitorum" in due volumi del 1748 è considerata la base della moderna analisi matematica. 

Se a Nepero può essere attribuita la scoperta del numero, ad Eulero va attribuito il merito di averlo approfondito e reso popolare ed di averlo indicato con la lettera "e". In verità Eulero ha dato un nome a molte costanti ed operatori matematici, nomi ancora oggi in uso; fu lui per primo a usare il simbolo "pi greco" [ in onore di Pitagora] , l'unità immaginaria "i" [ v -1 ], l'operatore "funzione" [ f(x) ], e il” s ” la sommatoria e tante altre ancora oggi in uso.

 

 

 




Leonhard Euler
(* Basilea 1707 - † S.Pietroburgo 1873)

Uno dei più grandi matematici di ogni tempo. Fu l'allievo del grande matematico Johann Bernoulli, dal quale fu definito il "Principe dei Matematici". Approfondì il numero scoperto da Nepero, attribuendogli la lettera "e".

 


L'opera di Eulero consta di quasi 90 opere in ogni settore scientifico, molte delle quali prodotte negli ultimi anni della sua vita quando era ormai cieco.

Eulero fu l' allievo preferito di Johann Bernoulli, il che non era cosa facile per l' indole sospettosa ed invidiosa del maestro. Pare che gli dedicasse una lezione privata ogni sabato pomeriggio.

Quando Eulero si trasferì all' estero, la corrispondenza fra il vecchio maestro e l'allievo fu sempre intensa e cordiale, fino al riconoscimento della superiorità dell'allievo ed alla sua definizione di "Principe dei matematici"