Al supermercato. di Oriana Pagliarone
Mi piace andare al supermercato, non tanto per fare la spesa, a quella ci pensa spesso mio marito: «Altrimenti in questa casa non si mangerebbe mai!», mi pare di sentirlo!
Sono curiosa, mi diverte osservare la gente.
È un microcosmo in cui si ritrovano le più
svariate tipologie di persone.
Basta fare attenzione a ciò che mettono nel
carrello e si può indovinare chi sono, cosa fanno.
C'è il pensionato che vive con poco più di 600 €
al mese, compra i biscotti di una sottomarca sconosciuta, il latte a lunga
conservazione, che costa meno di quello fresco, per una cena a base di
caffellatte.
In un altro carrello vedo minestrone surgelato,
patate, pasta, salsa di pomodori, bastoncini di pesce. Lo spinge una donna
stanca ed affannata, probabilmente madre di famiglia, forse numerosa, molti
carboidrati, poche proteine.
Una ragazza, si ferma davanti al banco dei
prodotti biologici, legge con attenzione l'etichetta di una confezione di petto
di pollo che poi deposita nel carrello, dove scorgo una Coca light, un pacco di
biscotti senza zucchero, gomme da masticare. È sicuramente a dieta!
Una giovane coppia sta scegliendo dal banco
frigo una confezione famiglia di gelato, si guardano negli occhi e sorridono,
complici.
Non c'è nient'altro nel carrello, quel gelato lo mangeranno a letto, tra le lenzuola stropicciate, dopo aver fatto l' amore.
Più avanti un uomo, con il carrello semivuoto, si guarda in giro, osserva con insistenza, l'occhio predatore, la bella ragazza al banco della frutta.
La spesa, un pretesto per rimorchiare. Ma qui non ci sono prede, solo persone.
Poco oltre vedo pannolini, latte per neonati,
omogeneizzati, questo è facile, qui c'è una giovane coppia con bimbo piccolo.
Ma questo carrello lo riconosco: mele, tante
mele, tre per due, insalata in busta. Non
mi posso sbagliare é la spesa di mio marito! Mi avvicino e sorridendo metto nel
carrello una bottiglia di latte.
Lo so, dimentica sempre il latte!