Biografie

 

Anassimandro:

 filosofo ionico  (611-547/546a. C.). Per primo tra i filosofi greci, scrisse un libro di filosofia naturale, denominato in tempi posteriori Della natura. S'interessò anche di astronomia e geografia e il suo mappamondo, rielaborato da Ecateo di Mileto, ebbe grande importanza: concepisce la Terra non più come una superficie piatta ma come un cilindro che si libra nel mezzo del mondo, privo di ogni moto per la sua equidistanza dagli estremi.

 

Aristotele:

filosofo greco (Stagira 384-Calcide 322 a. C.). A diciotto anni giunse ad Atene, alla scuola di Platone, e vi rimase fino alla morte del maestro (347 a. C.). Andò poi ad Asso, nella Troade, alla corte del tiranno Ermia, dove esisteva una comunità filosofico-politica di tipo platonico, e a Mitilene. Nel 343 fu chiamato da Filippo re di Macedonia alla corte di Pella come precettore del figlio Alessandro. Nel 335 tornò ad Atene, dove ormai era prevalso il partito filomacedone, e vi fondò una scuola, il Liceo, così chiamata perché aveva la sua sede fra i viali intorno al tempio di Apollo Liceo; poiché gli insegnamenti più ristretti erano tenuti passeggiando per questi viali i filosofi aristotelici vennero anche chiamati peripatetici. Qui insegnò per tredici anni, fino alla morte di Alessandro (323). Accusato d'empietà dal partito antimacedone, fuggì a Calcide, dove morì l'anno dopo.

 

Bacone, Francesco:

filosofo e statista inglese  (Londra 1561-1626). Entrato alla Camera dei Comuni (1584), fu nominato avvocato erariale da Giacomo I (1607) e si impegnò a fondo per difendere le prerogative reali da ogni intrusione. Procuratore generale (1613), consigliere privato (1616) e lord guardasigilli (1617), fu infine fatto cancelliere (1618). Fu durante il suo cancellierato che furono processati il conte di Suffolk, lord tesoriere, per corruzione (1619) e sir Henry Yelverton, procuratore generale, per abuso della carica (1620). A sua volta accusato di aver accettato doni nell'esercizio del suo ufficio, fu condannato a una grossa multa e a essere rinchiuso nella Torre di Londra, pene entrambe condonate (1621). Escluso per sempre da pubblici uffici, gli fu proibito anche solo di avvicinarsi alla corte. Perdonato dal re, trascorse gli ultimi anni dedicandosi esclusivamente agli studi. Egli aveva progettato un'opera monumentale che avrebbe dovuto dare le direttive di tutte le scienze particolari: l'Instauratio magna. Di quest'opera, il cui piano completo ci è dato nel De dignitate et augmentis scientiarum (1623), l'unica parte propriamente compiuta è il Novum organum (1620). Postuma fu pubblicata la New Atlantis (1627).

 

Cartesio (Renè Descartes):

filosofo e scienziato francese (La Haye 1596-Stoccolma 1650). Nato da famiglia di piccola nobiltà, fu educato presso il collegio gesuitico di La Flèche. Abbandonati gli studi, prese parte alla guerra dei Trent'anni e durante una tregua ebbe l'ispirazione di una filosofia profondamente rinnovata. Nel 1629 C. si rifugiò in Olanda per meglio attendere ai suoi studi e per sfuggire all'Inquisizione. Da qui intrecciò una fitta corrispondenza con i dotti di tutta Europa, attraverso la mediazione di M.Mersenne. Recatosi nel 1649 alla corte della regina Cristina di Svezia, per insegnarvi filosofia, vi morì l'anno seguente per un attacco di polmonite. Gli si suole attribuire a il merito di aver dato inizio alla filosofia moderna.

 Chrichton, Michael: 

scrittore statunitense (1942). Dopo aver raggiunto il successo con Andromeda Strain (1969), ha pubblicato numerosi romanzi: The Terminal Man (1972), Congo (1980), Sphere (1987). Da Jurassic Park (1990) è stato tratto il film di Spielberg. Le trame avvincenti dei suoi libri e la capacità dell’autore di mescolare scienza e mistero con verosimiglianza e precisione di dettagli gli hanno fruttato una grande fortuna di pubblico.

Comte, Auguste Isidore Marie-François :

filosofo e sociologo francese  (Montpellier 1798-Parigi 1857). Considerato per alcuni aspetti il fondatore del positivismo, frequentò in gioventù il Politecnico di Parigi senza completarvi gli studi. Animato da una profonda curiosità intellettuale, si occupò di questioni scientifiche e filosofiche ed esercitò per qualche tempo le funzioni di segretario di Saint-Simon. Nel 1832 intraprese la carriera d'insegnante presso la Scuola Politecnica, ma la pubblicazione del Cours de philosophie positive (1832-42; Corso di filosofia positiva) – con le polemiche che la seguirono – gli costò l'incarico, costringendolo a una condizione lavorativa precaria. A metà degli anni Cinquanta diede alle stampe il Système de politique positive ou traité de sociologie (1851-54; Sistema di politica positiva o trattato di sociologia) e il Catéchisme positiviste (1852; Catechismo positivista), in cui formula la legge dei tre stadi e un originale modello di riclassificazione delle scienze. É così C. a sviluppare per primo – nel quadro di un approccio rigorosamente e rigidamente sistematico – il concetto di sociologia come nuova scienza della società e approdo logico del processo di emancipazione della conoscenza scientifica, che procede dalle discipline astratte a quelle via via più complesse, concrete e determinabili in relazione alla condizione umana.

 

Copérnico, Nicola (Nikolaj Kopernik):

astronomo polacco (Thorn 1473-Frauenberg 1543). Ideatore della teoria eliocentrica, si occupò inizialmente di studi giuridici a Cracovia nel 1491, continuandoli nel 1496 a Bologna, dove, oltre che ad argomenti legali, si dedicò, sotto la guida di Domenico M. Novara, anche all'astronomia, osservando direttamente occultazioni di stelle e altri fenomeni celesti. Soggiornò anche a Padova e a Ferrara, dove si laureò in giurisprudenza nel 1503. Tornato nello stesso anno a Cracovia, si stabilì in seguito a From bork (allora Frauenburg), dove risiedette fino alla morte. Nella sua opera maggiore, De revolutionibus orbium coelestium libri VI, la cui prima copia, si dice, gli fu presentata sul letto di morte, si oppose alla teoria tolemaica geocentrica, allora dominante, e, riprendendo la concezione cosmogonica già formulata nell'antichità da Aristarco, pose i principi del sistema eliocentrico secondo cui il Sole si trova immobile nel centro dell'universo mentre la Terra e i pianeti, contro l'apparenza, ruotano attorno a esso. Tuttavia, come gli antichi, egli ritenne il moto circolare come naturale e caratteristico dei corpi celesti e dovette perciò ammettere ancora un certo numero di epicicli e di deferenti per spiegare la loro traiettoria.

 

Darwin, Charles Robert :

naturalista inglese (Shrewsbury, Shropshire, 1809-Downe, Kent, 1882). Nipote del medico e scrittore illuminista Erasmus Darwin, iniziò studi di medicina a Edimburgo e poi di teologia a Cambridge, senza riuscire però a concluderli. Ebbe sempre, infatti, un prevalente interesse per le scienze naturali e nel 1831 s’imbarcò, in qualità di naturalista, sul brigantino earle per una spedizione scientifica che si concluse nel 1836. Visitò le isole di Capo Verde, il Brasile, la Patagonia, la Terra del Fuoco, le coste del Cile e del Perú e molte isole dell’Oceano Pacifico tra cui le Galápagos. Durante questo viaggio ebbe modo di effettuare numerose osservazioni sulla geologia, la fauna e la flora, specie dell’America Meridionale, che gli offrirono prezioso materiale per affrontare il problema dell’origine delle specie. Al ritorno visse alcuni anni a Londra e poi si ritirò, per la malferma salute, non molto lontano da questa città, nel Kent, dove trascorse il resto della sua vita. Benché svolgesse privatamente la sua attività scientifica, fu sempre in stretto contatto con i più eminenti naturalisti del suo tempo.

 

Democrito:

filosofo greco (Abdera ca. 470-ca. 370 a. C.). Avrebbe viaggiato in Egitto e in Persia, in India e in Etiopia riportandone nozioni di matematica e di astronomia; fu allievo di Leucippo di Mileto, padre dell'atomismo. Il suo sapere scientifico è di carattere enciclopedico e spazia con acuta indagine dai problemi della cosmologia a quelli della logica, dalla matematica alla geografia, dalla linguistica alla medicina, ecc. Diogene Laerzio lo dice autore di 70 opere, ma di esse possediamo solo 300 frammenti, sufficienti tuttavia a dimostrare la vastità dei suoi interessi culturali: fra questi, Il piccolo ordinamento dell'Universo, che allargava e approfondiva il tema dell'atomismo trattato da Leucippo in un suo scritto, Il grande ordinamento dell'Universo.

 

Einstein, Albert:

scienziato tedesco naturalizzato statunitense (Ulm, Germania, 1879-Princeton, New Jersey, 1955).Trascorse la sua infanzia a Monaco, fu per alcuni a Milano e poi a Zurigo (1896). Divenuto cittadino svizzero, trovo' un impiego all'ufficio brevetti di Berna.
Nel 1905 pubblico' tre scritti di fondamentale importanza; uno esponeva i principi della teoria della relativita' ristretta; uno sul moto browniano, che costituiva la prima prova della reale esistenza degli atomi; il terzo per lungo tempo respinto dai fisici, rappresentava la prova della natura corpuscolare della luce. Proprio per questa prova (l'intepretazione dell'effetto fotoelettrico) vinse il premio Nobel per la fisica nel 1921.
Nel 1916 pubblico' un fondamentale articolo sulla teoria della relativita' generale, teoria che recentemente ha ottenuto una considerazione sempre piu' ampia e diverse nuove verifiche in campo cosmologico. Rifugiatosi in America durante il periodo delle persecuzioni ebraica hitleriane, venuto a conoscenza dei lavori di Fermi, con una lettera a Roosevelt, proponeva la costruzione di una bomba nucleare, per il timore che la Germania riuscisse a costruirne una. Del resto proprio dalla Germania vennero le ultime informazioni sulla struttura dell'atomo e sulle possibilita' di usare l'energia nucleare.

 

Epicuro:

filosofo greco (Samo 341-Atene 270 a. C.). Ancora giovinetto, ascoltò a Samo il platonico Panfilo, ma dissentì da questa filosofia e si avvicinò al democriteo Nausifane. A 18 anni si recò ad Atene e a 32 iniziò a insegnare, passando poi a Mitilene e a Lampsaco. Ad Atene, nel 306 a. C., comprò una casa con giardino (il famoso giardino di Epicuro), dove fondò la scuola che da lui prese nome: come molte altre scuole filosofiche greche, anch'essa assunse presto un carattere religioso, sebbene oggetto di venerazione fosse il maestro stesso.

 

Eraclito:

filosofo greco (Efeso ca. 520-ca. 460 a. C.). Discendeva da nobile famiglia ed ebbe un carattere austero e scontroso che lo mise in opposizione coi suoi concittadini e fece fiorire più tardi maligne leggende sul suo conto. Si hanno di lui un centinaio di frammenti della sua opera Sulla natura, scritta in uno stile sentenzioso e fantastico, che gli meritò l'appellativo di “oscuro”. Come tutti i filosofi anteriori a Socrate Eraclito sentì fortemente il problema cosmologico e in esso inserì la sua indagine sull'uomo.

 

Friedmann, Aleksandr:

matematico e fisico sovietico (Pietroburgo , Stalingrado, 1888 – 1925). Proveniente da una famiglia di musicisti, studiò matematica e fisica all’università di Pietroburgo, lavorando poi nell’osservatorio aerologico di Pavlosk, dove si trasferì ad insegnare nel 1914. Diventò poi professore di meccanica teorica all’università di Perm e, nel 1920, tornò a Pietroburgo all’osservatorio fisico dell’Accademia delle scienze. Operò con grande successo soprattutto in idrodinamica e meteorologia, diventando uno dei fondatori della meteorologia dinamica, ma furono importantissimi i suoi contributi agli studi sui moti vorticosi, alla teoria generale della relatività di Einstein e agli studi cosmologici. Nel 1931 gli venne assegnato, postumo, il premio Lenin.

 

Galilei, Galileo:

matematico, filosofo, fisico ( Pisa, 1564-Firenze,1642). Studiò a Pisa, dove occupò la cattedra di matematica dal 1589 al 1592. Passò poi allo Studio di Padova dove rimase fino al 1610. In questi anni compì studi ed esperimenti di meccanica, Dal 1609 cominciò a perfezionare ed usare il cannocchiale come strumento per le osservazioni astronomiche. Giunse a delle grandi scoperte astronomiche:i 4 maggiori satelliti di Giove, le montagne ed i crateri della Luna, le macchie solari. Nel 1616 il Sant'Uffizio mise all'indice sia la cosmologia copernicana, sia le opere di Galileo, il quale venne convocato a Roma per giustificare le sue opinioni. Qui il suo tentativo di difendere le concezioni astronomiche copernicane (e le proprie) in quanto inoffensive nei confronti della Bibbia, venne respinto e lo scienziato fu intimato a non professarle più. Galileo continuò tuttavia ad approfondire ed ampliare i suoi studi e, nel 1623, compose in volgare il Saggiatore, nel quale polemizzava con il padre gesuita Orazio Grassi riguardo alla natura delle comete e a problemi di ordine metodologico. Nel 1632 pubblicò il Dialogo, un testo fondamentale per la scienza moderna in cui Galileo dava risalto all'astronomia copernicana a discapito di quella tolemaica. Nell 1633, Galileo venne processato a condannato al carcere a vita dal Sant'Uffizio, una pena da cui poté salvarsi solo abiurando le sue teorie. Il carcere a vita fu così commutato in isolamento, che Galileo scontò prima nel palazzo dell'Arcivescovado di Siena e poi nella sua villa di Arcetri. Morì a Firenze, circondato da pochi allievi e nella quasi totale cecità. Galileo Galilei è stato formalmente assolto dall'accusa di eresia solo nel 1992, trecentocinquanta anni dopo la sua morte.

 

Gleick, James:

giornalista ed editore americano. Nato a New York, Gleick si è laureato ad Harvard College nel 1976 ed ha collaborato nella fondazione di Metropolis, un settimanale alternativo di Minneapolis. Ha poi lavorato per dieci anni in qualità di editore e reporter per il New York Times. Nell'anno accademico 1989-90 ha presentato una serie di conferenze alla Princeton University sponsorizzate dalla McGraw nel programma Distinguished Lecturer. Ha collaborato con il fotografo Eliot Porter in un'opera che porta il titolo di Il Caos della natura (Nature's Chaos) pubblicato dalla Viking Penguin, 1990 e con i programmatori di Autodesk ha lavorato su Caos: Il software (Chaos: The Software). Nel 1993 insieme ad Uday Ivatury ha fondato The Pipeline, una ISPdi New York City la cui grande innovazione fu fornire un servizio che per la prima volta offriva completo servizio di interfacce grafiche per accesso Internet sia con PC con sistema operativo Windows che con computer Macintosh. È stato presidente ed amministratore delegato della Pipeline fino a quando non è stata acquisita dalla PSINet nel 1995. È attualmente vice presidente della Authors Guild. Ha dato inizio ad una nuova opera destinata ad essere una biografia di Isaac Newton per la serie Vite della James Atlas' Penguin Lives imprint.

 

Hubble, Edwin Powell:

astronomo statunitense (Marshfield, Missouri, 1889San Marino, California, 1953). Attivo dal 1919 all'Osservatorio di Mount Wilson, si occupò soprattutto di nebulose extragalattiche; nel 1923, basandosi sull'osservazione di variabili cefeidi, riuscì a misurare la distanza di una nebulosa a spirale (quella di Andromeda) e quindi a dimostrare che oggetti di quel tipo sono sistemi esterni alla nostra Galassia; nel corso di ricerche statistiche sulla loro distribuzione, scoprì la fascia sull'equatore della Via Lattea nella quale non si possono osservare galassie esterne, a causa dell'assorbimento dovuto al materiale galattico. Intorno al 1940 formulò la relazione velocità-distanza per le galassie, di grande importanza in cosmologia. Compilò infine una classificazione delle galassie, tuttora impiegata. Scrisse: The Realm of the Nebulae (1936; Il regno delle nebulose).

 

Hutton, James:

geologo scozzese  (Edimburgo 1726-1797). Uno dei fondatori della geologia, le sue rivoluzionarie concezioni sull’evoluzione della crosta terrestre costituiscono il punto di partenza per molti settori delle scienze geologiche. Fu il maggior esponente della scuola plutonista e riconobbe l’origine magmatica di molte rocce (basalti e graniti), pur non disconoscendo i meccanismi dei fenomeni sedimentari. Per primo, inoltre, comprese i processi metamorfici che sono all’origine della formazione degli scisti cristallini. Rilevò l’importanza degli agenti geomorfologici per il modellamento della superficie terrestre e intuì il ruolo determinante in geologia del fattore tempo. Nell’opera Theory of the Earth, or an Investigation of the Laws Observable in the Composition, Dissolution and Restoration of Land upon the Globe (1785; Teoria sulla Terra, o studio delle leggi osservabili nella composizione, disgregazione e ricostituzione del terreno sulla superficie terrestre) espresse il fondamentale principio secondo cui le cause che hanno agito nei tempi geologici passati sono le stesse che agiscono attualmente, principio che, ripreso da C. Lyell, è alla base dell’uniformismo o attualismo.

 

Lamarck, Jean-Baptiste-Pierre-Antoine de Monet de- :

biologo e naturalista francese  (Bazentin, Somme, 1744-Parigi 1829). Dopo un periodo di studio presso il collegio dei gesuiti di Amiens, si arruolò per alcuni anni nell'esercito. A Parigi, dove giunse nel 1768, compì studi irregolari di scienze naturali e medicina e trascorse quasi tutta la sua vita in condizioni modeste e spesso travagliate. Un'opera sulla flora francese pubblicata nel 1778 gli procurò la protezione di G. L. Buffon e un modesto impiego all'erbario reale. I suoi interessi per le scienze naturali si inquadrano in una concezione filosofica della natura ispirantesi ai motivi del materialismo illuministico. Nei suoi scritti dedicati alla chimica sviluppa l'indirizzo qualitativo alchimistico, presente ancora nella tradizione artigiana e contrapposto da alcuni ambienti giacobini alla scienza fisico-matematica newtoniana, considerata tipicamente aristocratica e indifferente all'esigenza di trovare una continuità fra l'ordine della natura e il rinnovamento morale e sociale dell'uomo. Tali concezioni sono essenziali per l'origine della sua teoria evoluzionistica.

 Leucippo:

filosofo greco (forse Mileto sec. V a. C.). Scarsi e incerti i suoi dati biografici al punto che alcuni dubitano della sua stessa esistenza. Sarebbe stato maestro di Democrito e in rapporti con Protagora. Gli sono attribuite due opere fra quelle tramandate nel corpus di Democrito: Il grande sistema del mondo e Sulla mente. È indicato come il fondatore del sistema atomistico, successivamente elaborato da Democrito. Non è facile distinguere le sue teorie da quelle di Democrito. 

 

Lyell, Charles:

geologo scozzese (Kinnordy, Forfarshire, 1797-Londra 1875). Nell’opera Principles of Geology (1830-33, Principi di geologia), che ebbe ben 12 edizioni, riformulò in modo rigoroso la teoria dell’uniformismo o attualismo, già proposta da J. Hutton e non affermatasi per la netta opposizione del Cuvier e dei suoi discepoli; chiarì inoltre i processi di formazione delle rocce metamorfiche (il termine stesso di metamorfismo fu introdotto da Lyell) e compì, durante i suoi viaggi in Europa e negli Stati Uniti, molte ricerche di stratigrafia e di geologia storica (suddivise il Terziario in Eocene, Miocene e Pliocene). Accettò senza riserve l’evoluzionismo di Darwin cui, d’altra parte, i principi dell’attualismo danno un notevole appoggio, e nell’opera The Antiquity of Man (1863; Antichità dell’uomo) estese all’uomo le teorie evoluzionistiche.

 

Newton, Isaac:

fisico e matematico inglese (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642-Kensington, Londra, 1727). nato prematuramente ed orfano, di carattere nevrotico, non brillante negli studi giovanili, nel 1669 occupa la cattedra di matematica a Cambridge, nel 1701 membro del Parlamento, nel 1703 presidente della Royal Society e baronetto nel 1705.
Sue opere fondamentali "Philosophiae naturalis principia mathematica" in varie edizioni dal 1687 al 1726 e l'"Optiks" del 1704, pure pubblicato in molte edizioni. Newton costruisce, con le sue idee, la scienza della meccanica, ponendola a fondamento della fisica classica, e le sue teorie domineranno il pensiero scientifico dalla seconda metà del 1600 sino a quasi la fine del 1800, tanto che esse saranno considerate per secoli come definitive ed in grado di descrivere tutti i fenomeni naturali allora noti.
Dopo una lunga malattia sopportata con stoicismo, muore a Londra a 85 anni ed è sepolto nell'Abbazia di Westminster.

 

Parmenide:

 filosofo greco  (Elea prima metà sec. V a. C.).Il suo pensiero costituisce una delle prime fondamentali affermazioni della filosofia greca, gettando le basi di quei principi metafisici sui quali poggerà l'intera metafisica classica. Difficilmente controllabili e controverse sono le notizie riguardanti la sua vita. Già gli antichi conoscevano di Parmenide una sola opera, un poema speculativo, Sulla natura, del quale sono giunti a noi, oltre al proemio, buona parte della prima sezione del poema e scarsi frammenti della seconda. Oscuro già per gli antichi, il suo pensiero diventa per noi quasi enigmatico. 

Pitagora:

 filosofo e matematico greco (VI sec. a.C.), fondatore della setta religiosa e del movimento filosofico dei pitagorici. Nacque a Samo e, dopo un viaggio in Egitto, si trasferì a Crotone, nella Magna Grecia, dove fondò il suo sodalizio p Teorema di Pitagora: «in ogni triangolo rettangolo, il quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui due cateti».

Platone:

filosofo greco (Atene 428-347 a. C.). Nato da nobile famiglia, sin da giovane ebbe educazione filosofica. A vent'anni conobbe Socrate, che lo guidò a un contatto fecondo con la filosofia. A Socrate si mantenne fedele per tutta la vita, avendo visto in lui l'incarnazione del filosofare; l'interlocutore principale di molti suoi dialoghi e portavoce della filosofia originale di Platone fu spesso infatti Socrate stesso. Fu tentato di partecipare alla vita politica della sua città, ma ne fu distolto dalle delusioni provocategli dal governo dei Trenta tiranni. Dopo la morte di Socrate, intraprese svariati viaggi, di cui uno forse in Egitto. Significativi per il rapporto con la politica sono i tre viaggi in Magna Grecia. A Siracusa, tentò di attuare la sua idea del governante illuminato dal filosofo. Ma Dionisio il Vecchio, allora tiranno della città, preoccupato dei suoi progetti, lo fece allontanare. Al ritorno ad Atene che Platone costituì l'Accademia, società culturale, alla quale diede la struttura di un'associazione religiosa. Quando Dionisio il Giovane succedette al padre, tornò a Siracusa per riprendere il suo progetto, ma Dionisio, dilettante-presuntuoso del potere, lo deluse e se ne tornò così ad Atene. Una terza volta egli tornò a Siracusa, ma ancora fallì il suo tentativo di instaurare un governo retto dalla filosofia.

 

Santayana, George:

filosofo spagnolo (Madrid 1863-Roma 1952). Fu educato in America e frequentò a Harvard i corsi di Royce e James; studiò quindi a Berlino con Paulsen e in Inghilterra all'Università di Cambridge. Professore a Harvard, ritornò dopo il 1912 in Europa, vivendo negli ultimi anni a Roma. Suoi scritti principali sono: Il senso della bellezza (1896), La vita della ragione, ossia le fasi del progresso umano (1905-06), Egoismo nella filosofia tedesca (1916), Scetticismo e fede animale (1923), Il platonismo e la vita spirituale (1927), I regni dell'essere (4 vol.: Il regno dell'essenza, 1927; Il regno della materia, 1930; Il regno della verità, 1938; Il regno dello spirito, 1940).

 

Spencer, Herbert:

filosofo inglese (Derby 1820-Brighton 1903). Dapprima ingegnere ferroviario e studioso di politica economica, si dedicò poi esclusivamente alla sua vocazione filosofica ed esordì nel 1853 con i Principles of Psychology. Nel quadro di una progettata elaborazione di una teoria generale del progresso umano e dell’evoluzione cosmica e biologica, si propose già dal 1860 l’idea di un vasto e compiuto Sistema di filosofia generale, di cui le sue opere successive costituiscono l’intera articolazione e la progressiva applicazione alle più vaste e diverse branche del sapere: First Principles (1862; Primi principi), la sua opera fondamentale; Principles of Biology (1864-67), Principles of Psychology (1870-72), Principles of Sociology (1876-96) ed altre opere minori.