Il modello STANDARD
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Il Modello standard è una teoria fisica che
riassume tutte le attuali conoscenze nel campo delle particelle
elementari e delle forze che ne regolano le interazioni fondamentali.
Tutte le interazioni osservate in natura possono spiegarsi mediante lo
studio del comportamento di un certo numero di particelle elementari.
Poiché la materia è composta dalle stesse particelle elementari, la
base dello studio delle interazioni consiste nell'analisi delle leggi
che regolano l'azione mutua tra le particelle elementari; tale analisi
si semplifica considerando che tutte le forze conosciute si possono
ridurre a quattro tipi fondamentali i quali dovrebbero spiegare tutte
le forze che si esercitano tra le diverse parti dell'Universo.
Sino al sec. XIX si conoscevano solo due di queste interazioni, quella
elettromagnetica e quella gravitazionale. Alla velocità di propagazione
di queste interazioni, supposta infinita dalla fisica newtoniana, fu
assegnato dalla teoria della relatività di Einstein un valore uguale a
quello della velocità della luce nel vuoto.
Per quanto riguardava il modo di propagazione, già nel sec. XIX la
teoria classica dei campi assumeva che le forze si propagassero
attraverso campi specifici, la cui struttura poteva spiegare tutti i
fenomeni naturali. Nel sec. XX la meccanica quantistica e il principio
di dualità onda-corpuscolo permettevano di spiegare tali campi in
termini di interazioni di particelle (i bosoni) il cui scambio tra i
corpi produce la propagazione dell'interazione.
Storicamente il secondo tipo di interazione studiata fu l'interazione
elettromagnetica. Il suo nome deriva dal fatto che elettricità e
magnetismo sono due diversi aspetti dello stesso fenomeno, peraltro più
complesso della gravitazione, non solo per l'esistenza di due tipi di
cariche elettriche, ma anche per la dipendenza di queste interazioni
dalla velocità delle particelle cariche che ne sono responsabili.
Successivamente la scoperta del neutrone implicò la considerazione
delle interazioni forti aventi caratteristiche assai diverse da quelle
delle interazioni gravitazionali ed elettromagnetiche. Le interazioni
forti infatti sono indipendenti dalla carica elettrica e sono le forze
responsabili dell’esistenza stessa dei nuclei, che in assenza di tali
forze tenderebbero a frantumarsi a causa della repulsione coulombiana
tra i protoni contenuti nel limitato volume nucleare.
Il decadimento del neutrone e l'ipotesi del neutrino indussero, infine,
Fermi a introdurre un quarto tipo di interazione: le interazioni
deboli, di intensità inferiore a quelle forti, ma sensibilmente
superiore a quella delle interazioni gravitazionali ed
elettromagnetiche.
Tali interazioni governano il decadimento di molte particelle che
interagiscono fortemente e sono responsabili del decadimento di certi
nuclei radioattivi.
L'agente responsabile delle interazioni deboli è rimasto sconosciuto
fino agli inizi degli anni Ottanta; fino a che nel 1983 il fisico
italiano C. Rubbia con un gruppo di ricercatori del CERN di Ginevra
scoprì le particelle attraverso le quali interagiscono le i. deboli,
individuandole nei bosoni W e Zo.
E’ proprio cercando di mettere in ordine le nuove scoperte, che i
fisici nucleari iniziarono a costruire il Modello standard, con
l’intento di riuscire a spiegare tutte le interazioni con un unico
modello.
Sotto questo profilo però il Modello standard presenta dei limiti che
ostacolano il raggiungimento dello scopo ultimo della fisica moderna.
In primo luogo, pur avendo riunificato la forza elettromagnetica e
quella nucleare debole (forza elettrodebole), il Modello standard :
* non include la forza di gravità, che è l’interazione di più debole
intensità;
* non spiega lo spettro delle masse delle particelle;
* in esso compaiono diversi parametri arbitrari;
* non riunisce in un'unica teoria l'interazione nucleare forte e la
forza elettrodebole,
che la teoria della grande unificazione spiega con l’ipotesi che queste
due forze a temperature elevate si equivalgono;
* per costruire il modello è necessario introdurre i bosoni di Higgs
che gli odierni acceleratori di particelle non sono ancora in grado di
produrre.
Fermioni e Bosoni
Innanzitutto, bisogna spiegare una legge,
chiamata il principio di esclusione di Pauli, secondo cui non possono
esistere nello stesso posto nello stesso tempo due particelle nello
stesso stato (identico spin, identica carica di colore, identico
momento angolare, etc.).
I fisici adoperano questa legge per dividere le particelle in due
grandi classi: le particelle soggette all'esclusione di Pauli -- i
fermioni--, e le particelle non soggette all'esclusione di Pauli -- i
bosoni.
Un fermione è qualunque particella il cui momento angolare
intrinseco (spin) ha un valore multiplo dispari di 1/2 (1/2, 3/2,...),
misurato in unità
(h-tagliato). Come conseguenza del loro momento angolare, tutti i
fermioni obbediscono al principio di esclusione di Pauli.
Le particelle materiali fondamentali (quark e leptoni), come anche la
maggior parte delle particelle composte (come protoni e neutroni) sono
fermioni. Perciò, secondo il principio di esclusione di Pauli, queste
particelle non possono coesistere nello stesso luogo. E questa, per la
materia in condizioni ordinarie, è una proprietà importantissima!
I bosoni sono le particelle il cui spin ha misura intera ( 0,
1, 2...) misurato in unità
(h-tagliato).
Sono bosoni:
* Le particelle mediatrici di tutte le interazioni fondamentali
* Le particelle composte da un numero pari di fermioni, come ad esempio
i mesoni)
Il nucleo di un atomo può essere un bosone oppure un fermione: dipende
dal numero dei suoi protoni e neutroni (se è pari sarà un bosone, se è
dispari un fermione). Questa proprietà spiega lo strano comportamento
dell'elio, che, a bassissime temperature, è un superfluido, per cui,
tra le altre cose, non ha viscosità: i suoi nuclei sono bosoni e
possono passare uno attraverso l'altro.
Leptoni
Un leptone (dal greco lepton, luce) è
una particella
subatomica che non è composta da quark. I leptoni sono gli elettroni, i
muoni,
le particelle tau, e i loro rispettivi neutrini.
Tutti i leptoni conosciuti hanno carica negativa o neutra. Ci sono sei
tipi di
leptoni: tre con carica negativa e tre con carica neutra.
Tabella dei leptoni:
Nome |
Carica |
Massa(GeV) |
Elettrone |
-1 |
0.000511 |
Neutrino elettronico |
0 |
~0 |
Muone |
-1 |
0.1056 |
Neutrino muonico |
0 |
~0 |
Particella Tau |
-1 |
1.777 |
Neutrino Tau |
0 |
~0 |
*elettrone: delle
tre particelle che costituiscono gli atomi, è di gran lunga il più
leggero ed il più piccolo,
ed il suo raggio è così piccolo che non si è ancora riusciti a
misurarlo; per questo diciamo che è puntiforme. Sappiamo anche che è
privo di struttura interna, a differenza del neutrone e del protone,
cioè è una particella elementare in quanto non composta da altre più
piccole, come per gli
adroni.
Nell’uso comune, l’elettrone viene abbreviato con il simbolo e-.
La sua carica elettrica è negativa e si indica con:
Si identifica come carica elementare (e) la carica dell’elettrone, e la
carica di tutte le altre particelle viene riferita a questa.
Esiste una fondamentale legge della fisica: la carica elettrica di una
particella è sempre un multiplo intero, segno a parte, della carica
elementare.
L’elettrone, essendo un leptone, risente delle interazioni deboli ed
elettromagnetiche, ma non delle interazioni forti.
*neutrino: è una particella elementare. Ha spin 1/2 e
quindi è un fermione. La sua massa è molto piccola, anche se recenti
esperimenti
hanno mostrato che è diversa da zero (da 100.000 a 1 milione di volte
inferiore a quella dell'elettrone). Poichè i neutrini non hanno carica
elettrica ne carica di colore, interagiscono solo attraverso la forza
nucleare debole e non sentono l'interazione nucleare forte e la forza
elettromagnetica (in quanto possiedono una massa, sono sensibili anche
alla gravità, ma avendo una massa piccolissima ed essendo la gravità la
forza più debole, questa interazione è trascurabile).
Poichè il neutrino interagisce debolmente, quando si muove attraverso
la materia le sue possibilità di interazione sono molto piccole.
Occorrerebbe un anno luce di piombo per bloccare la metà dei neutrini
che lo attraversano. I rilevatori di neutrini tipicamente contengono
centinaia di tonnellate di materiale, costruito in modo tale che pochi
atomi al giorno interagiscano con i neutrini entranti. Nelle supernova
collassanti, la densità del nucleo diventa abbastanza alta (1014 g/cm3)
da permettere la rilevazione dei neutrini prodotti.
Esistono tre tipi differenti di neutrino: il neutrino elettronico νe,
il neutrino muonico νμ e il neutrino tau ντ, corrispondenti ai
rispettivi leptoni del modello standard (elettrone, muone e tauone).
L'esistenza del neutrino venne postulata da Wolfgang Pauli per spiegare
lo spettro continuo del decadimento beta.
Flussi massicci di neutrini possono oscillare tra i tre sapori, in un
fenomeno conosciuto come oscillazione dei neutrini (che fornisce una
soluzione al problema dei neutrini solari e a quello dei neutrini
atmosferici).
La gran parte dell'energia di una supernova collassante viene irradiata
in forma di neutrini, prodotti quando i protoni e gli elettroni del
nucleo si combinano a formare neutroni. Questa reazione produce un
flusso considerevole di neutrini. La prima prova sperimentale di questo
fatto si ebbe nel 1987, quando vennero rilevati i neutrini provenienti
dalla supernova 1987a.
Alcuni anni fa si pensava che i neutrini potessero essere ritenuti
responsabili per la materia oscura, ma con l'attuale conoscenza della
loro massa possono contribuire solo per una frazione
insignificante.
*muoni: in base al modello standard delle particelle
fisiche, muone (conosciuto anche come mesone mu) è il nome collettivo
di due particelle fondamentali semistabili, una con carica positiva e
una con carica negativa. I muoni hanno una massa 207 volte superiore a
quella dell'elettrone (105.6 MeV) e uno spin di 1/2. Sia gli elettroni
che i muoni appartengono alla famiglia dei fermioni detta leptoni. Per
questo motivo, un muone con carica negativa può essere pensato come un
elettrone estremamente pesante. I muoni vengono indicati con μ- e μ+ a
seconda della carica.
Sulla Terra, i muoni sono creati dal decadimento di pioni carichi. I
pioni vengono creati nell'atmosfera esterna dalla radiazione cosmica e
hanno un tempo di decadimento molto breve, pochi nanosecondi. Anche i
muoni hanno vita breve, il loro tempo di decadimento è di 2,2
microsecondi. Comunque, i muoni hanno alta energia, quindi gli effetti
di dilazione del tempo della relatività speciale li rendono facilmente
rilevabili sulla superficie terrestre.
*tauone: la particella Tau (o tauone) è una
particella elementare con carica negativa e una massa di 1.777 MeV. È
associata con un antiparticella e un neutrino.È una particella della
materia di terza generazione, e decade rapidamente in una particella
stabile. A causa della conservazione del numero tauonico, detta anche
conservazione del numero leptonico (l'oscillazione dei neutrini viola
questa legge), un neutrino tau viene creato quando un tauone decade in
un leptone più leggero (muone o elettrone). Fatta eccezione per la sua
massa più grande e per la sua instabilità il tauone è molto simile
all'elettrone.
I Quark
Nella fisica delle
particelle i quark sono una delle due famiglie di
particelle subatomiche, che si ritiene siano fondamentali e
indivisibili (l'altra è quella dei leptoni).
Gli oggetti composti da quark sono conosciuti come adroni; esempi
ben noti sono i protoni e i neutroni.
Si ritiene che i quark non esistano da soli ma solo in gruppi di due o
tre (e, più recentemente, cinque); tutte le ricerche di quark singoli,
fin dal 1977
hanno avuto esito negativo. I quark si differenziano dai leptoni,
l'altra famiglia di particelle elementari, per la carica elettrica. I
leptoni (come l'elettrone o i muoni)
hanno carica intera (+1, 0 o -1) mentre i quark hanno carica +2/3 o
-1/3 (gli antiquark hanno invece carica -2/3 o +1/3). Tutti i quark
hanno spin 1/2 h.
Sei differenti tipi di quark sono conosciuti; è in corso la ricerca per
i quark di quarta generazione. I quark conosciuti sono:
Nome |
Carica |
Massa stimata (MeV) |
Up (u) |
+2/3 |
da 1,5 a 4,5 1 |
Down (d) |
-1/3 |
da 5 a 8,5 1 |
Charm / Centre (c) |
+2/3 |
da 1.000 a 1.400 |
Strange / Sideways (s) |
-1/3 |
da 80 a 155 |
Top / Truth (t) |
+2/3 |
174.300 ± 5.100 |
Bottom / Beauty (b) |
-1/3 |
da 4.000 a 4.500 |
1. le stime della massa di u
e d
sono controverse e
ancora in fase di investigazione; infatti esistono suggerimenti in
letteratura, che il quark u sia essenzialmente privo di massa.
La materia ordinaria, come protoni e neutroni
è composta da quark delle varietà UP o DOWN. Un protone contiene due UP
e un DOWN, con carica totale di +1. Un neutrone è formato da due DOWN e
un UP, che danno carica totale pari a zero. Le altre varietà di quark
possono essere prodotte solo negli acceleratori di
particelle, e degenerano rapidamente in quark UP e DOWN. (Gli elettroni
non contengono quark, ma sono un tipo differente di particella chiamata
leptone).
In base alla teoria della cromodinamica
quantistica (QCD), i quark possiedono un'altra proprietà chiamata "carica di colore" (che non ha niente a
che vedere con i colori
reali). invece di due tipi differenti di carica (come il + e il - dell'elettromagnetismo),
la carica di colore è di tre tipi: "rosso", "verde" e "blu" (6 se
contiamo le anticariche). Nella teoria, solo particelle con "colore
neutro" possono esistere. Particelle composte da un quark rosso, uno
verde e uno blu vengono dette barioni;
il protone ed il neutrone ne sono i principali esempi. Particelle
composte da un quark e da un antiquark del corrispondente anticolore
sono chiamate mesoni.
Particelle di differente carica di colore si attraggono e particelle di
carica di colore uguale si respingono, a causa della forza nucleare forte,
che viene trasportata dai,
particelle anch'esse dotate di carica di colore.
Quindi, i colori dei quark non sono statici, ma vengono scambiati dai
gluoni, sempre mantenendo il risultato neutro. Questo interscambio di
carica di colore, si crede risulti nella forza nucleare forte
che tiene insieme i quark, a formare mesoni e barioni; un effetto
"secondario" di questa forza, è quello di tenere neutroni e protoni
uniti nel nucleo atomico.
A causa della estrema intensità della forza nucleare forte, i
quark non si trovano mai liberi. Sono sempre legati in barioni e
mesoni. Quando si cerca di separare i quark, come avviene negli
acceleratori di particelle, la forza nucleare forte aumenta con
l'aumentare della distanza tra i quark. A un certo punto diventa più
favorevole, dal punto di vista energetico, creare altri due quark per
cancellare la forza crescente, e due nuovi quark (un quark e un
antiquark) spuntano dal nulla. Questo processo viene detto adronizzazione
o fragmentazione, ed è uno dei processi meno compresi della fisica
delle particelle. Come risultato della fragmentazione, quando i quark
vengono prodotti negli acceleratori, invece di vedere l'individuale
quark nei rilevatori, gli scienziati vedono "getti" di molte particelle
color-neutre (mesoni e barioni) impacchettate assieme.
La teoria dietro i quark venne avanzata per la prima volta dai fisici Murray Gell-Mann e George Zweig,
che trovarono di poter spiegare le proprietà di molte particelle
considerandole composte da questi quark elementari. Il nome quark
deriva da "three quarks for Muster Mark", una frase senza senso
contenuta nel romanzo Finnegans Wake di James
Joyce.
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